Piazza Dante
Napoli

Piazza Dante: cosa vedere in un itinerario da non perdere

Intro: Scopri con me l’affascinante itinerario tra la storica Piazza Dante e l’antica Port’alba, ricche di storia, cultura e tradizione partenopea.

Piazza Dante è una delle piazze più importanti e vivaci di Napoli, situata nel cuore della città. Circondata da importanti edifici storici e monumenti, la piazza è un punto di riferimento per i residenti e i turisti che desiderano esplorare le bellezze della città.

Uno dei luoghi di maggior interesse in questa zona è Port’Alba, un arco monumentale che segna l’ingresso a Spaccanapoli, il cuore storico di Napoli. Piazza Dante segna anche l’inizio di Via Toledo, una delle principali strade dello shopping della città.

Tra gli edifici storici che si affacciano su Piazza Dante, spicca il Foro Carolino, un imponente palazzo commissionato da Carlo III di Borbone e costruito da Luigi Vanvitelli nella metà del Settecento. Il Foro Carolino comprende Port’Alba, le mura aragonesi e la chiesa di San Michele.

L’edificio del Foro Carolino ospita anche un orologio unico in Europa, in grado di calcolare con esattezza il culmine massimo del sole allo Zenith, che comunemente chiamiamo “mezzogiorno”.

Piazza Dante non ha sempre avuto questa conformazione. In passato, era conosciuta come “Piazza del Mercatello” poiché qui si svolgeva uno dei principali mercati della città. Questo spazio non era solo un luogo di commercio, ma rappresentava anche il centro della vita cittadina nel Cinquecento a Napoli.

Intorno al 1600, fu aperta Port’Alba, facilitando gli spostamenti e le comunicazioni con altre zone della città.

Piazza Dante è ricca di storia e cultura che offre l’opportunità di scoprire le bellezze di Napoli. Ecco cosa vedere tra questa piazza e Port’Alba.

Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II

Piazza Dante Convitto

Una volta giunti a Piazza Dante, non si può fare a meno di notare l’imponente edificio del Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II. Questo complesso storico-religioso, situato nel cuore di Napoli, è un importante centro culturale e scolastico che ospita studenti di tutte le età.

La storia del Convitto risale al 1768, quando Ferdinando IV di Borbone fondò un istituto per la formazione dei giovani nobili. Nel 1829, l’istituto prese il nome di Collegio dei Nobili e, con l’Unità d’Italia, divenne il Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II.

Gli spazi architettonici attuali del Convitto occupano ciò che un tempo era il Convento di San Sebastiano, fondato dai monaci basiliani nell’epoca costantiniana. Nel corso dei secoli, il convento passò sotto la regola benedettina e, nel 1424, a seguito di un lungo periodo di semiabbandono, fu ospitato dalle monache domenicane di San Pietro a Castello.

Tra gli elementi più antichi del complesso, spicca il chiostro piccolo, risalente al XIV secolo e considerato uno dei più antichi di Napoli. Nel XV e XVI secolo, fu realizzato un secondo chiostro di stile rinascimentale. All’inizio del XVII secolo, le suore domenicane iniziarono la costruzione della nuova chiesa in stile barocco, che funzionò come cappella del convitto fino al 1941, quando crollò.

Tra il 1757 e il 1763, in aderenza alle mura occidentali del convento, fu realizzato l’intervento vanvitelliano del Foro Carolino, l’attuale Piazza Dante. Sulla facciata, in alto, sono presenti 26 statue rappresentanti le virtù di Carlo III.

Oggi, il Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II ospita una scuola primaria, una scuola secondaria di primo grado e tre scuole secondarie di secondo grado, tra cui un liceo classico europeo, un liceo scientifico tradizionale e un liceo scientifico sportivo. Gli studenti che frequentano queste scuole possono anche usufruire del servizio di alloggio e semi alloggio offerto dal convitto.

Port’Alba: un’antica porta tra due quartieri storici

Port'alba Piazza Dante

Port’Alba è una porta monumentale che si trova nel centro di Napoli, all’incrocio tra Via Toledo e il Decumano Maggiore. La porta fu costruita nel XVII secolo, in sostituzione di una torre preesistente, per agevolare gli spostamenti dei cittadini da un quartiere all’altro.

Oggi, Port’Alba è un luogo vivace e ricco di storia. La porta è circondata da numerose librerie, caffè e pizzerie, che la rendono una meta ideale per una passeggiata o una sosta.

Il nome della porta è un omaggio a Don Antonio Alvarez de Toledo, il duca di Alba, che fu viceré di Napoli dal 1622 al 1629.

Gli edifici che si affacciano su Port’Alba risalgono al Settecento. È possibile notare sovrapposizioni di strutture, nicchie votive e piccole porte nascoste lungo il percorso.

Alla fine di Port’Alba, dal lato del Decumano Maggiore, si trova Piazza Bellini, famosa per la movida serale.

Statua di Dante

La statua di Dante Alighieri è un’icona della cultura napoletana situata nel cuore dell’omonima piazza. È un omaggio al celebre poeta fiorentino, che trascorse gli ultimi anni della sua vita a Napoli.

La statua, realizzata da Tito Angelini e Tommaso Solari junior, fu inaugurata nel 1871. Dante è raffigurato con un atteggiamento fiero e pensieroso, mentre tiene in mano un libro aperto, simbolo della Divina Commedia.

La statua è un punto di riferimento per la città e un luogo di riflessione e ispirazione. Incorniciata dalla vivacità della piazza, è circondata da caffè e librerie.

La statua di Dante rappresenta un legame profondo tra la storia, la cultura e l’anima poetica di Napoli.

Stazione Dante della metropolitana di Napoli: un’opera d’arte contemporanea

La stazione della metropolitana di Piazza Dante a Napoli è una delle più belle e suggestive Stazioni dell’Arte della linea 1. Progettata da Gae Aulenti, la stazione si caratterizza per la sua architettura moderna e innovativa, che si fonde armoniosamente con le opere artistiche che adornano gli spazi interni.

Gli accessi alla stazione sono stati realizzati in acciaio e cristallo trasparente, in modo da lasciare visibile l’emiciclo da ogni lato. All’interno dell’atrio della stazione sono state collocate due opere del pittore e scultore napoletano Carlo Alfano: “La nascita della luce” e “La nascita dell’uomo”.

Lungo le scale che conducono al piano inferiore, è possibile ammirare un’opera di Joseph Kosuth, composta da tubi di neon bianchi che rappresentano un passaggio tratto dal Convivio di Dante Alighieri.

Sulla parete del piano inferiore si trova l’opera senza titolo di Jannis Kounellis, dove simil binari trattengono diversi oggetti come scarpe da uomo e da donna, trenini giocattolo, un soprabito e un cappello.

Una volta giunto alla banchina, ti troverai di fronte al grande mosaico intitolato “Universo senza bombe, regno dei fiori. 7 angeli rossi” di Nicola De Maria. Il mosaico, realizzato con tessere di ceramica colorate, rappresenta un’immagine di pace e speranza.

La stazione Dante è una tappa imperdibile per gli amanti dell’arte e dell’architettura. È un luogo magico e suggestivo, che offre un’esperienza unica.

Chiesa di San Michele Arcangelo a Port’Alba

La Chiesa di San Michele Arcangelo, nota anche come San Michele a Port’Alba, è uno dei capolavori del rococò napoletano. La chiesa si trova in Piazza Dante, nel cuore della città.

In origine, la chiesa era chiamata Santa Maria della Provvidenza e fu costruita intorno al 1620. Nel corso del XVIII secolo, l’edificio fu ristrutturato e ampliato da Domenico Antonio Vaccaro e Giuseppe Astarita, diventando uno dei più importanti esempi di rococò della città.

La facciata della chiesa è riccamente decorata con elementi tipici del rococò, come volute, putti e festoni. All’interno, si possono ammirare dipinti di Giuseppe Marullo e dello stesso Vaccaro, oltre a affreschi di Lucio Stabile. La chiesa custodisce anche una preziosa statua lignea settecentesca raffigurante San Michele Arcangelo.

Nella sagrestia settecentesca si trovano arredi d’epoca, tra cui un lavabo marmoreo di Gaspare Lamberti del 1758 e un altare di Nicola Tagliacozzi Canale del 1768.

La Chiesa di San Michele Arcangelo è stata riaperta al pubblico nel 2010, dopo un lungo periodo di chiusura. Oggi è un importante centro culturale e artistico della città.

Parrocchia dei Santi Domenico Soriano e Nunzio Sulprizio

La Parrocchia dei Santi Domenico Soriano e Nunzio Sulprizio è una delle chiese di Napoli. Si trova in Piazza Dante, nel cuore della città, e prende il nome dall’immagine miracolosa di San Domenico Soriano e, dopo la canonizzazione di San Nunzio Sulprizio nel 2018, è stata ribattezzata Chiesa dei Santi Domenico Soriano e Nunzio Sulprizio.

La chiesa fu costruita nel XVI secolo grazie a una donazione di Sara Ruffo di Mesurica, una nobildonna che riscattò il terreno dai Turchi. Nel XVII secolo fu oggetto di rimaneggiamenti su progetto di fra’ Giuseppe Nuvolo. Il monastero annesso fu costruito tra il 1673 e il 1685 da Bonaventura Presti, Giuseppe Caracciolo e Francesco Antonio Picchiatti, con un successivo ampliamento nel XVIII secolo ad opera di Nicola Tagliacozzi Canale.

La chiesa è composta da tre navate e cappelle laterali. L’interno è ricco di arredi barocchi realizzati da Cosimo Fanzago nel XVII secolo. Gli interni della chiesa sono stati oggetto di ulteriori decorazioni in stucco e marmo nei secoli successivi.

La facciata principale conserva ancora le pietre laviche vesuviane originali e le sculture dei santi Tommaso d’Aquino e Domenico di Guzman. All’interno, la chiesa ospita numerose opere d’arte, tra cui dipinti di Luca Giordano, Onofrio Palumbo e Giacomo Farelli. La volta è affrescata da Salvatore Cozzolino e Vincenzo Galloppi con le Storie di santi Francescani e Domenicani.

Cosa vedere nei dintorni di Piazza Dante

Piazza Dante è uno dei luoghi più iconici di Napoli, ma anche i suoi dintorni offrono un’ampia gamma di attrazioni culturali e artistiche. Ecco alcuni suggerimenti per un itinerario completo:

  • Museo Hermann Nitsch: dedicato all’artista austriaco Hermann Nitsch e alle sue opere legate all’Orgien Mysterien Theater, il museo espone documenti, opere d’arte e offre un percorso sinestetico che riprende le azioni e le sperimentazioni dell’artista;
  • Museo Archeologico Nazionale: uno dei musei più importanti al mondo nel campo dell’archeologia, ospita una vasta collezione di reperti provenienti dalle città vesuviane sepolte dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Il museo fu fondato da Carlo di Borbone nel XVIII secolo e ospita opere di inestimabile valore storico e artistico;
  • Associazione Shozo Shimamoto: fondata in Italia e Giappone nel 2007, promuove e sostiene la ricerca artistica del famoso artista giapponese Shozo Shimamoto. Organizza mostre, pubblicazioni e performance legate al lavoro dell’artista;
  • Correra 241: un hotel che unisce il recupero di un ex opificio industriale e di una parte di un antico palazzo. La sua struttura si appoggia a un banco di tufo da cui si dirama un antico acquedotto greco-romano, creando una combinazione unica di elementi contrastanti. Entrando potrai chiedere alla reception di mostrarti l’acquedotto, per scoprire questo luogo poco conosciuto.

Questi luoghi offrono una varietà di esperienze, dalla scoperta dell’arte contemporanea al fascino della storia antica. Sono tutti facilmente raggiungibili da Piazza Dante, quindi puoi facilmente pianificare un itinerario personalizzato in base ai tuoi interessi.

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