Chiesa del Gesù
Napoli

Chiesa del Gesù Nuovo: storia e leggende

Intro: Vieni con me nella Chiesa del Gesù Nuovo, capolavoro del barocco napoletano con storia, leggende e misteri tutti da scoprire.

Visitare la Chiesa del Gesù Nuovo di Napoli, conosciuta anche come Chiesa della Trinità Maggiore, che spicca maestosa nel centro storico, è un’esperienza imperdibile del tuo soggiorno in città.

Situata nell’incantevole cornice di Piazza del Gesù, accanto al suggestivo Monastero di Santa Chiara e all’iconico obelisco dell’Immacolata, questa basilica rappresenta uno dei gioielli architettonici barocchi più significativi della città.

La Chiesa del Gesù Nuovo incanta per la sua varietà di stili e la sua storia travagliata, che la rendono un’icona indiscussa di Napoli, dove convergono tutte le peculiarità della città: sacro e profano, misticismo e poesia, arte e superstizione.

Entrando, preparati a essere sorpreso, perché oltrepassando la soglia di questa basilica storica, ti attende un’esperienza unica di stupore e meraviglia.

Scopriamo insieme come ogni dettaglio racconta secoli di storia e cultura, avvolgendoti in un’atmosfera senza tempo che solo Napoli sa offrire.

Chiesa del Gesù Nuovo: origini e storia

Chiesa del Gesù Nuovo
Photo credits: Diego Delso

La Chiesa del Gesù Nuovo a Napoli rappresenta non solo un capolavoro architettonico ma anche un crocevia storico di significati profondi.

Fondata alla fine del XVI secolo, l’edificio che ora ospita la chiesa ha una storia ancor più antica come dimora dei principi Sanseverino.

Costruito nel 1470 su commissione di Roberto Sanseverino, principe di Salerno, il palazzo fu progettato dall’architetto Novello da San Lucano e divenne rapidamente un centro di vita culturale e politica nell’ambito della Napoli rinascimentale.

La famiglia Sanseverino, insignita del titolo di Principe di Salerno e Ammiraglio del Regno di Napoli da re Ferrante d’Aragona, ebbe un destino tormentato.

Dopo la partecipazione di Roberto Sanseverino alla guerra tra Aragonesi e Angioini e il suo coinvolgimento nella congiura dei baroni del 1485, la famiglia fu costretta a esiliarsi e vide confiscati i propri beni, incluso il palazzo.

Successivamente, il figlio di Roberto, Antonello, riuscì a ottenere il perdono del re di Spagna e il ritorno in possesso del palazzo, ma la fortuna fu di breve durata.

Il suo successore, Ferrante Sanseverino, sostenne il popolo napoletano contro i tentativi dei viceré spagnoli di imporre l’Inquisizione nel regno, ma pagò un prezzo alto: esilio e perdita definitiva dei propri beni.

Nel 1584, il palazzo fu ceduto dai Sanseverino ai Gesuiti, e da quel momento iniziò una nuova fase della sua storia come sede della Chiesa del Gesù Nuovo.

La trasformazione da dimora nobiliare a luogo di culto segnò un cambiamento significativo, ma la storia travagliata dei Sanseverino ha contribuito a consolidare credenze e superstizioni nella cultura partenopea.

Secondo la leggenda, chiunque avesse risieduto nel palazzo sarebbe stato destinato a subire gravi perdite finanziarie, culminando con la perdita stessa dell’edificio.

Il mistero del bugnato sulla facciata esterna

Chiesa del Gesù Nuovo facciata
Photo credits: Palickap

Oggi, visitare la Chiesa del Gesù Nuovo significa immergersi non solo nella bellezza artistica e architettonica, ma anche nell’intreccio di storie di potere, intrighi e passione che hanno plasmato la storia di Napoli.

La Chiesa si distingue per la sua facciata esterna unica nel suo genere. Quando i gesuiti presero possesso del Palazzo Sanseverino, utilizzarono la facciata preesistente dell’edificio nobiliare per costruire la chiesa.

Ancora oggi, la facciata conserva le caratteristiche punte di diamante in piperno, sporgenti verso l’esterno, un esempio raro di bugnato compatto nell’architettura napoletana del tempo, più comune altrove nel regno.

Le bugne, coperte di incisioni misteriose, hanno alimentato numerose leggende nel corso dei secoli. Alcuni sostengono che siano simboli alchemici o parte di una partitura musicale, ma rappresentano probabilmente solo le divisioni tra i diversi artigiani che lavorarono alla costruzione.

Questi dettagli contribuiscono a rendere la facciata della Chiesa del Gesù Nuovo un vero e proprio libro aperto sulla sua storia intrigante e unica nel panorama architettonico napoletano.

Un altro elemento esterno di rilievo è il portale marmoreo in stile rinascimentale, l’unico rimasto insieme alla facciata, testimonianza del passato nobiliare dell’edificio.

Decorato con lo stemma dei Sanseverino, antichi proprietari del palazzo, il portale fu arricchito successivamente dai gesuiti con colonne corinzie di granito rosso e un frontone sormontato da due cherubini che reggono lo stemma della Compagnia di Gesù.

Un cartiglio marmoreo sull’architrave ricorda Isabella Feltria Della Rovere, principale benefattrice dei gesuiti a Napoli nel tardo XVI secolo.

Chiesa del Gesù: interni

Chiesa del Gesù Napoli interno
Photo credits: Palickap

Varcando il portale della Chiesa del Gesù Nuovo, ci si immerge in un mondo di spiritualità e magnificenza barocca.

Gli interni, tipici delle chiese napoletane del Settecento, sono un tripudio di colori, marmi e stucchi che lasciano senza fiato. Questo luogo sacro è un vero e proprio museo dell’arte, con le firme dei più illustri marmorari, scultori e pittori attivi tra il XVI e il XIX secolo incise nei rivestimenti marmorei e negli stucchi.

Tra le opere più celebri spicca la “Cacciata di Eliodoro dal tempio” di Francesco Solimena, visibile sulla controfacciata.

Lungo le volte laterali della navata principale si possono ammirare altre opere di grande pregio, come le “Storie di San Giovanni Battista” e le “Quattro eroine del Vecchio Testamento” di Luca Giordano, il “Nome di Gesù” di Belisario Corenzio e la “Circoncisione di Gesù” di Paolo de Matteis.

La volta del presbiterio è decorata con le “Storie Mariane” di Massimo Stanzione, un vero spettacolo di maestria artistica.

Attorno all’altare centrale si trovano le sculture di Cosimo Fanzago, tra cui spiccano “David”, “Geremia” e gli “Angeli”.

Un altro punto di interesse è la cappella dedicata a San Giuseppe Moscati, dove è conservato il corpo del medico santo, noto per i numerosi miracoli attribuitigli. All’interno dell’area museale della chiesa è possibile esplorare la sua storia, visitare una ricostruzione del suo studio medico e ammirare una collezione di fotografie e oggetti personali.

Orari di apertura della Chiesa del Gesù Nuovo

La Chiesa è accessibile tutti i giorni con i seguenti orari: dalle 7:30 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:30, con ingresso gratuito. È importante notare che durante la giornata si tengono più messe secondo il seguente calendario:

  • Nei giorni feriali: alle 9:00, alle 10:30, alle 12:00 e alle 18:30.
  • Nei giorni festivi: alle 8:00, alle 10:00, alle 11:30, alle 13:00 e alle 19:30.

Per goderti la visita senza interruzioni, ti consiglio di pianificare la tua visita fuori dagli orari delle messe.

La Chiesa del Gesù Nuovo a Napoli non è solo un luogo di culto ma un’icona storica che incanta per la sua bellezza artistica e la sua profonda spiritualità.

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