Colli Aminei
Napoli

Colli Aminei: dal passato al presente, un viaggio millenario

Intro: Scopri la storia millenaria dei Colli Aminei, una delle zone più affascinanti di Napoli, ricca di bellezze naturali e patrimonio storico.

Il quartiere residenziale dei Colli Aminei, dove mia madre è cresciuta, si trova su una collina a pochi chilometri dal centro storico di Napoli.

Parte della III municipalità (Stella-San Carlo all’Arena), conta circa 30.000 abitanti. Nonostante l’urbanizzazione, i Colli Aminei conservano aree verdi e un panorama mozzafiato.

Confinano a ovest e nord con il Vallone di San Rocco, a est con la salita di Capodimonte e a sud con i Valloni dello Scudillo e delle Fontanelle, rappresentando un’oasi di bellezza nella città partenopea.

I Colli Aminei svolgono un ruolo cruciale nei collegamenti cittadini lungo l’asse nord-sud, grazie alla presenza della stazione Colli Aminei della Linea 1 della metropolitana di Napoli, dotata di un parcheggio di scambio multipiano.

Le principali arterie stradali della zona sono il viale Colli Aminei e via Nicolardi, da cui si diramano numerose traverse, intitolate a piante e fiori, a ricordare la storica bellezza naturale del luogo.

In origine, queste traverse erano strade private appartenenti a grandi condomini come il Parco La Pineta e il Rione Sapio, ma successivamente sono state acquisite dal Comune.

Colli Aminei: origini del nome

L’origine del nome dei Colli Aminei è legata a due affascinanti teorie. La prima sostiene che derivi dalla bellezza del luogo, un tempo usato come orto dai cittadini, che colpì talmente i partenopei da farli chiamare “colli ameni”, con il termine “ameni” che significa “piacevoli” o “deliziosi”. Col tempo, questo nome si sarebbe trasformato in “Colli Aminei”.

La seconda teoria fa risalire il nome alla popolazione degli Aminei, provenienti dalla Tessaglia, che colonizzarono l’area nel periodo dorico. Questi coloni introdussero la coltivazione della vite sulla collina di Capodimonte, producendo il famoso vino amineo, conosciuto dai Romani come Falerno.

Queste storie non solo arricchiscono il fascino del luogo, ma sottolineano l’importanza storica e culturale di questa area di Napoli, che continua a essere un simbolo di bellezza e tradizione millenaria.

Colli Aminei: la meravigliosa storia millenaria

Capodimonte e i Colli Aminei hanno da sempre affascinato i Romani, che vi si recavano in villeggiatura per godere della bellezza paesaggistica e dell’aria salubre, arricchita dalla presenza di rigogliosi boschi. Questa zona pittoresca era un luogo di ritrovo per i cittadini romani in cerca di relax e benessere.

I segni della loro presenza sono ancora visibili nei resti del Mausoleo della Conocchia, un antico monumento sepolcrale romano che, durante l’epoca romantica, attirò numerosi viaggiatori e turisti, contribuendo a cementare l’attrattiva dei Colli Aminei.

Purtroppo nel 1965, un evento straordinario e drammatico colpì il mausoleo: venne fatto saltare in aria. Questo segnò la scomparsa di un importante pezzo della nostra storia. Erano gli anni del sacco di Napoli, un periodo caratterizzato da un forte sfruttamento e controllo della città. Il mausoleo, ormai adibito a stalla e privo di qualsiasi vincolo archeologico, non era nemmeno registrato tra i beni di interesse storico e culturale.

Nel XVIII secolo, la zona dei Colli Aminei divenne protagonista di una significativa trasformazione industriale. Le restrizioni sull’estrazione di materiali all’interno delle città portano a una concentrazione delle attività di estrazione di tufo nelle vicinanze del Vallone di San Rocco.

Questo sviluppo non si limitò ai Colli Aminei, ma si estese anche ad altre aree collinari come il Vomero, Posillipo e l’Arenella. Durante questo periodo, l’estrazione del tufo avveniva principalmente in cave a cielo aperto e in siti sotterranei, noti come “latomie” o “grotte”, che erano accessibili dall’alto.

Nel corso della Seconda Guerra Mondiale, le grotte dei Colli Aminei divennero fondamentali per la produzione bellica. Nonostante i continui bombardamenti alleati, la produzione bellica continuò a operare incessantemente all’interno di questi rifugi sotterranei.

Colli Aminei: il Parco del Poggio e le aree verdi

Colli Aminei Parco del Poggio

Anche se in scala molto ridotta, l’estrazione di tufo nella zona dei Colli Aminei continua ancora oggi, ma esclusivamente a cielo aperto. Nonostante le grotte e le latomie siano ormai abbandonate, possiedono un significativo potenziale turistico. Questi siti rappresentano importanti esempi di archeologia industriale e si trovano immersi in un contesto naturalistico affascinante.

I Colli Aminei hanno attraversato un notevole processo di urbanizzazione a partire dal 1960. Tuttavia, la zona ha mantenuto il suo carattere distintivo, in gran parte grazie alla sua topografia impervia, che ha limitato il deturpamento edilizio. Oggi, questo quartiere residenziale si distingue per la presenza di numerosi esercizi commerciali e aree verdi.

Puoi vedere il panorama dall’alto e passeggiare in due parchi urbani che arricchiscono il paesaggio cittadino. Il Parco del Poggio, inaugurato nel 2001, è particolarmente apprezzato. Situato sul versante della collina che si affaccia verso il mare, questo parco offre uno scenario panoramico straordinario. Al suo interno, i potrai godere di un percorso pergolato in discesa e di un mini orto botanico che ospita piante esotiche.

Attualmente, è in fase di riqualificazione per migliorare l’accessibilità e la fruibilità. I lavori includono la piantumazione di nuovi alberi, il rinnovamento dei percorsi pedonali e l’aggiornamento delle strutture ricreative, come arredi e spazi fitness.

L’arena circolare del parco sarà rimodernata per ospitare eventi culturali e spettacoli estivi. Questo progetto mira a valorizzare l’area verde, offrendo ai cittadini un ambiente più accogliente e stimolante, e a preservare il patrimonio naturalistico e culturale della zona.

Nel 2008 è stato inaugurato anche il Parco di Via Nicolardi, completo di una pista di pattinaggio, che aggiunge ulteriore valore ricreativo alla zona. Anche questo soggetto attualmente a lavori di riqualificazione.

Non lontano dal quartiere dei Colli Aminei si trovano il Parco dei Camaldoli e il Parco di Capodimonte, che ospita il famoso Museo di Capodimonte.

Colli Aminei: le ville storiche

Colli Aminei Torre Caselli
Villa Torre Caselli

I Colli Aminei sono un vero e proprio scrigno che custodisce un patrimonio storico e artistico inestimabile. Qui, tra boschi e viali, si ergono ville e dimore storiche, visibili all’esterno, testimoni di un passato glorioso e di un’aristocrazia che ha lasciato un segno indelebile nel paesaggio urbano.

Alcune delle ville più importanti sono:

  • Villa Colonna Bandini: Una delle ville più famose, legata alla famiglia Colonna e, in seguito, ai Bandini. Oggi è sede di eventi culturali e mostre.
  • Villa Ferretti: Situata nel cuore del Vallone San Rocco, questa villa è un esempio di architettura settecentesca e offre un panorama mozzafiato sulla città.
  • Villa di Donato: Questa villa, situata in Piazza Sant’Eframo Vecchio, è un esempio di architettura nobiliare del XVIII secolo.
  • Villa Torre Caselli: Questa villa, seppur in stato di abbandono, conserva ancora il fascino di un tempo e racconta la storia di una Napoli che non c’è più.

Per visitarle all’interno dovrai attendere eventi e iniziative con visite guidate che permettono di scoprire i segreti di queste dimore oppure potresti provare a contattare i proprietari.

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