Cosa vedere a Caserta
Caserta

Cosa vedere a Caserta e dintorni

Intro: Cosa vedere a Caserta oltre la sua famosissima Reggia? Ti porto in questa città per scoprire anche i suoi dintorni. Andiamo!

Caserta, alle pendici del Monte Tifata, è una città ricca di storia, arte e cultura, pronta ad affascinare ogni visitatore. La sua Reggia, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, è un capolavoro di architettura barocca, immerso in splendidi giardini che si estendono per oltre 120 ettari.

È una delle cinque province della Campania, insieme a NapoliSalerno, Benevento e Avellino.

Ma Caserta non è solo la Reggia: il suo territorio offre una varietà di spunti per un soggiorno indimenticabile.

Dalle borgo medievale di Casertavecchia, con il suo Duomo e il panorama mozzafiato, alle rovine dell’antica Capua, un tempo rivale di Roma, dai sentieri del Parco Regionale del Matese alle spiagge del litorale domizio, la provincia di Caserta regala esperienze per tutti i gusti.

E per i palati più fini, la mozzarella di bufala campana DOP, prodotta nella zona, e gli altri prodotti tipici locali sapranno conquistare anche i più esigenti.

Che siate amanti della storia, della natura o della gastronomia, Caserta e dintorni vi aspettano per un viaggio indimenticabile.

Continua a leggere per scoprire i tesori che Caserta e dintorni nascondono!

Caserta oltre la Reggia: mappa itinerario

La Reggia di Caserta, con la sua magnificenza barocca, è sicuramente la perla della città. Ma questo territorio offre molto di più: borghi medievali, parchi naturali, spiagge dorate e un’enogastronomia d’eccellenza.

In questa sezione, ti propongo una mappa da scaricare a questo link per scoprire le bellezze di Caserta oltre la Reggia e realizzare un itinerario di due giorni a Caserta e dintorni.

Itinerario a Caserta e dintorni in 2 giorni

Giorno 1:

  • Mattina: Visita alla Reggia di Caserta (circa 4-5 ore).
  • Pomeriggio: Visita all’Acquedotto Carolino (circa 1 ora).
  • Sera: Passeggiata a Casertavecchia (circa 1-2 ore), con cena tipica in un ristorante locale.

Giorno 2:

  • Mattina: Visita al Complesso di San Leucio (circa 1 ora e mezza – 3 ore).
  • Pomeriggio: Visita all’Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere (circa 1 ora).
  • Sera: Degustazione di prodotti tipici locali in un’azienda agricola o in un agriturismo.

La Reggia di Caserta

Cosa vedere a Caserta

Come prima tappa, immergetevi nell’opulenza dei Borboni alla Reggia di Caserta, Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

Situata nel cuore della città, questa magnifica residenza settecentesca incarna lo splendore della dinastia borbonica. Passeggiate tra le 1.200 stanze distribuite su cinque piani e lasciati incantare dall’architettura barocca e dagli opulenti arredi.

Esplorate gli Appartamenti Privati, la Biblioteca, il Bagno della Regina, la Sala del Trono e la Pinacoteca. Ammirate il presepe settecentesco, una vera opera d’arte, e rivivete l’atmosfera dell’epoca borbonica.

Scoprite la natura del Parco della Reggia, un’oasi verde di 120 ettari. Percorrete la strada d’acqua lunga 3 km e lasciatevi rapire dalle fontane monumentali, ognuna con statue e giochi d’acqua che rievocano la mitologia.

Non dimenticate il Giardino all’Inglese, un angolo di pace con un laghetto artificiale e la statua di Venere che emerge dalle acque. Entrate nel Criptoportico Romano e respirate un’atmosfera antica tra statue romane e resti archeologici.

📌 Prenotate un tour con biglietto Salta La Fila in questa pagina per vivere un’esperienza indimenticabile alla Reggia di Caserta e nei suoi Giardini Reali.

Cosa vedere a Caserta oltre la Reggia?

Dopo aver visitato la Reggiaprendete l’auto e raggiungete l’Acquedotto Carolino.

Acquedotto Carolino

Acquedotto Carolino

L’acquedotto Carolino è un’opera di ingegneria idraulica, realizzata dall’architetto Vanvitelli e riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

L’acquedotto Carolino, opera grandiosa voluta da Re Carlo di Borbone, non si limitava ad alimentare la Reggia di Caserta. Una diramazione della sua condotta serviva infatti a rifornire d’acqua anche il rotone della filanda di Palazzo Belvedere a San Leucio, centro di produzione della seta voluto dallo stesso sovrano.

Oltre a questo, l’acquedotto si ramificava in diverse diramazioni, portando l’acqua preziosa anche nei borghi confinanti, garantendo un accesso vitale a questa risorsa essenziale.

Per superare l’ostacolo della Valle di Maddaloni, il Vanvitelli, geniale architetto a cui si deve l’intera opera, progettò un ponte monumentale: 529 metri di lunghezza, con tre ordini di arcate che si poggiano su 44 piloni.

Ancora oggi, questo ponte, Patrimonio UNESCO, si erge maestoso, offrendo una vista mozzafiato a chi lo osserva dai piedi della valle. La sua splendida conservazione testimonia la maestria costruttiva dell’epoca e lo rende un’attrazione imperdibile per gli amanti della storia, dell’architettura e della natura.

L’acquedotto Carolino rappresenta un esempio emblematico dell’ingegno umano e della sua capacità di plasmare il paesaggio in modo armonioso e funzionale. Un’opera che non solo forniva un servizio essenziale, ma che divenne anche un simbolo di potere e di progresso, lasciando un segno indelebile nella storia del territorio casertano.

Ci sono voluti 16 anni per completarlo ed è stata una delle opere di maggiore interesse architettonico e ingegneristico del XVIII secolo.

Caserta Vecchia

Cosa vedere a Caserta Vecchia
Duomo di Caserta Vecchia

Questo borgo medievale, fondato dai Longobardi nell’VIII secolo ai piedi del Monte Vergine, è un vero gioiello da scoprire. Passeggiate per i suoi vicoletti silenziosi e lasciatevi avvolgere dall’atmosfera d’altri tempi.

Ammirate le antiche residenze, ognuna con la sua storia da raccontare, e la graziosa cattedrale, un capolavoro che racchiude in sé elementi di arte araba, normanna e siciliana. Non perdere l’occasione di visitare le rovine dell’ex castello, un tempo simbolo del potere feudale.

Per una cena tipica, scegli uno dei tanti ristoranti locali e gusta i sapori autentici della cucina casertana. Deliziate il palato con prodotti genuini come la mozzarella di bufala campana, l’olio d’oliva DOP, i vini locali e i piatti della tradizione, preparati con passione e ingredienti di altissima qualità.

Casertavecchia è il luogo ideale per una serata romantica, una cena con gli amici o semplicemente per un momento di relax da solo. Lasciati conquistare dal fascino di questo borgo antico e vivi un’esperienza indimenticabile.

Il primo giorno si conclude così, ma l’itinerario di cosa vedere a Caserta e dintorni continua il secondo giorno con la visita il Complesso di San Leucio.

Complesso Monumentale Belvedere San Leucio

San Leucio
Fonte: https://www.jointly.pro/

Visitate il Complesso di San Leucio, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, e immergetevi in un affascinante viaggio tra storia, utopia sociale e tradizione artigianale.

Voluto da Re Ferdinando IV di Borbone come modello urbanistico e sociale di città “utopia”, San Leucio rappresentava un ritiro solitario lontano dagli intrighi della corte casertana. Un progetto ambizioso nato da un tragico evento: la morte del primogenito del re, Carlo Tito, di vaiolo nel 1778.

Ferdinando IV, profondamente scosso, decise di erigere a San Leucio un ospizio per i poveri della provincia. L’ospizio, dotato di un opificio per l’impiego degli ospiti, divenne ben presto una fiorente colonia che si arricchì di una parrocchia, alloggi per gli educatori e padiglioni per i macchinari.

L’organizzazione era impeccabile, gestita da un Direttore Generale affiancato da un Direttore Tecnico, mentre gli operai erano istruiti dal Direttore dei Mestieri. La maestria degli artigiani di San Leucio conquistò presto tutta Europa: le loro commesse di seta arrivarono da ogni angolo del continente, lasciando tracce indelebili in luoghi come il Vaticano e il Quirinale. Ancora oggi, le bandiere della Casa Bianca e di Buckingham Palace sono realizzate con la pregiata seta di San Leucio.

San Leucio era la visione di Ferdinando IV di Borbone per l’utopia dell’Illuminismo sociale. Un sogno di progresso e benessere che si concretizzò in questa straordinaria realtà.

Visita il Complesso di San Leucio e viaggia nel tempo. Raggiungilo in auto dall’uscita Caserta Nord e segui le indicazioni per il Belvedere. Nel centro potrai acquistare splendide sete artigianali, un souvenir indimenticabile di un’esperienza unica.

Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere

Anfitetaro di Santa Maria Capua Vetere

Viaggiate nel tempo tra gladiatori e imperatori all’Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere, secondo solo al Colosseo per grandezza.

Situato a pochi chilometri da Caserta, questo imponente monumento di epoca romana vanta una storia affascinante e travagliata. Costruito come modello per il Colosseo, l’Anfiteatro Campano ha ospitato spettacoli di gladiatori, cacce alle bestie e altre cruente manifestazioni che intrattenevano il popolo romano.

Tuttavia, il suo destino non è stato dei più felici. Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, l’anfiteatro ha subito diverse distruzioni: prima dai Vandali di Genserico, poi dai Saraceni durante la guerra di successione del Ducato di Benevento.

Nel corso dei secoli, l’Anfiteatro Campano ha assunto diverse funzioni: fortezza longobarda, cava di pietre per la costruzione del Castello di Capua e persino rifugio per briganti. Solo in epoca Borbonica, grazie all’intervento del re, l’anfiteatro è stato dichiarato monumento nazionale e sottratto all’oblio.

Dal 2014, la gestione è affidata al Ministero per i beni e le attività culturali, che si impegna a rivalutarlo attraverso eventi culturali e a renderlo fruibile al pubblico.

📌 Cosa aspetti? Prenota un tour dell’Anfiteatro, Musei e Mitreo di Santa Maria Capua Vetere in questa pagina!

Come arrivare a Caserta

Puoi raggiungere Caserta in molti modi, come treni o autobus, ma ti consiglio di noleggiare un autoper riuscire ad ammirare tutto con calma, senza lo stress di orari e distanze.

In treno e autobus

  1. In treno: dalla stazione di Piazza Garibaldi, prendi il Trenitalia per Caserta, diretto tra le due province, oppure EAV Napoli – Caserta – Piedimonte Matese;
  2. In autobus: a Piazza Garibaldi, prendi il bus C1RT della compagnia CTP che arriva direttamente a Caserta tramite l’Autostrada e scendi alla fermata Viale Carlo III, oppure gli autobus EAV Napoli-Piedimonte Matese, che fermano al Piazzale della Stazione Centrale di Caserta.

In auto

Raggiungere Caserta in auto ha molti vantaggi:

  • Non devi controllare orari di autobus e treni per non essere in ritardo;
  • Puoi gestire il tempo come meglio credi, assecondando i tuoi tempi e le tue esigenze;
  • Puoi provare nuove strade o scorciatoie, esplorando nuovi percorsi.

Per noleggiare un’auto, può esserti utile un comparatore di prezzi come Discover Cars, che confronta le offerte di molte compagnie, in modo che tu possa scegliere quale sia la migliore per il tuo viaggio.

Utilizzando questa piattaforma non avrai sorprese spiacevoli, perché nel prezzo indicato sono incluse tutte le tasse obbligatorie, le commissioni e gli extra.

Dopo aver scelto la tua auto, inizia la tua visita dalla splendida Reggia e per arrivarci:

  • Da Napoli: percorri l’autostrada A30 e prendi l’uscita Caserta Sud-Marcianise. Da qui, prosegui verso la SS87 fino a Viale Vittorio Veneto, che ti condurrà proprio all’ingresso;
  • Da Roma: dall’autostrada A1 prendi l’uscita Caserta Nord, prosegui sulla SS7, fino a Viale Vittorio Veneto all’ingresso.

È possibile parcheggiare l’auto nel parcheggio comunale seminterrato in Piazza Carlo III.

Dove dormire a Caserta per visitare i dintorni

Cerchi un albergo per restare qualche giorno in città? Sono certa che lo troverai, dando un’occhiata a questa mappa con i migliori hotel di Caserta.

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