Borgo Vergini Napoli: un quartiere autentico da vivere
Intro: Borgo Vergini a Napoli: perché visitarlo? Scopri con me cosa vedere in questa zona ricca di storia, arte e tradizione!
Ti sei mai immerso nel cuore pulsante della vera Napoli? Dove storia, arte, tradizione e leggende si intrecciano creando un’atmosfera unica e inebriante? Se la risposta è no, allora è arrivato il momento di scoprire il Borgo Vergini nel Rione Sanità, un quartiere autentico che conquisterà il tuo cuore.
Un nome che profuma di mistero e di storie d’amore proibito, il Borgo Vergini ti condurrà in un viaggio indietro nel tempo, tra palazzi nobiliari, chiese antiche e capolavori di street art.
Ogni angolo narra una storia, ogni vicolo sussurra segreti e ogni sorriso degli abitanti regala un pezzo di quell’anima verace che rende la città così speciale.
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Preparati a lasciarti conquistare dal fascino di questo borgo autentico, dove tra vicoli stretti e piazzette pittoresche scoprirai un tesoro inestimabile: l’essenza stessa di Napoli.
Di cosa parlo in questo articolo
- Perché si chiama Borgo Vergini
- L’incubo della “Lava dei Vergini”
- Borgo Vergini: cosa vedere
- Necropoli ellenistica di eapolis
- Acquedotto Augusteo del Serino
- Complesso Monumentale Vincenziano
- Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi e il Museo di Jago
- Chiesa di Santa Maria della Misericordia ai Vergini
- Palazzo dello Spagnolo e Palazzo Sanfelice
- Chiesa Santa Maria dei Vergini
- Chiesa di Santa Maria della Maddalena dei Cristallini
- Vicolo della Cultura: un museo a cielo aperto
- Urban graffiti e street art
- Dove e cosa mangiare al Borgo dei Vergini
- Borgo dei Vergini ti aspetta!
Perché si chiama Borgo Vergini
Un tuffo nel cuore pulsante di Napoli, alla scoperta di un quartiere che racchiude in sé secoli di storia, cultura e tradizione: i Vergini, com’è comunemente chiamato dai napoletani, un vero e proprio gioiello urbanistico che ti conquisterà con la sua bellezza autentica e la sua atmosfera vivace.
Ti sei mai chiesto perché questo quartiere si chiama “Vergini”? Le sue origini affondano nella Napoli di epoca greco-romana e ad un’associazione religiosa greca, gli eunostidi, abitava il quartiere ed era dedita alla temperanza e, soprattutto, alla castità.
Le radici affondano in una storia appassionante e tragica, che narra di un amore non consumato, di un tradimento e di una vendetta.
Protagonista è Eunosto, un giovane di bell’aspetto che, suo malgrado, fece innamorare la bella Ocna, figlia di un magistrato. Respinta dal ragazzo, Ocna lo accusò falsamente di tentato stupro, causando la sua morte per mano dei fratelli. Quando la verità venne a galla, la donna si tolse la vita e i cittadini vollero onorare la memoria di Eunosto dedicandogli un tempio.
Il Borgo dei Vergini è un vero e proprio museo a cielo aperto, dove potrai ammirare chiese antiche, palazzi nobiliari dal sapore barocco e scorrere tra le bancarelle del caratteristico mercato, dove si respira la vera anima di Napoli.
I Vergini non sono solo un luogo da visitare, ma un’esperienza da vivere in tutta la sua autenticità.
L’incubo della “Lava dei Vergini”
La pioggia a Napoli, soprattutto durante i mesi autunnali e invernali, assumeva spesso i connotati di un vero e proprio incubo per gli abitanti del Borgo Vergini.
Le intense precipitazioni, infatti, trasformavano le strade del quartiere in fiumi di fango e detriti, causando non solo notevoli disagi, ma anche ingenti danni alle abitazioni e alle attività commerciali.
Questo fenomeno, noto come “Lava dei Vergini“, era dovuto all’inadeguatezza del sistema fognario, che non era in grado di drenare l’enorme quantità di acqua che si riversava giù dai Colli Aminei e da Materdei.
Le cronache raccontano che la “Lava dei Vergini” era un problema ricorrente già da secoli. Nel 1953, durante la Festa del Monacone, il Sindaco dell’epoca, Achille Lauro, fu testimone oculare di uno di questi allagamenti e si rese conto della gravità della situazione.
La svolta arrivò grazie all’intervento di Guido Martone, Capo dell’Ufficio Fognature di Napoli, che con tenacia e caparbietà, si immerse nel problema, studiando metro per metro la rete fognaria e scoprendo la causa degli allagamenti: una galleria sotterranea ostruita impediva il deflusso delle acque.
In soli tre mesi, Martone riuscì a risolvere il problema deviando lo scolmatore e liberando la galleria sotterranea. Fece anche costruire un collettore nelle Fontanelle per raccogliere detriti e acque piovane.
Grazie al suo ingegno e al suo impegno, gli abitanti del Borgo Vergini poterono finalmente dire addio all’incubo della “Lava dei Vergini”. Questa storia è un esempio lampante di come la risolutezza e l’ingegno umano possano risolvere anche i problemi più complessi.
Borgo Vergini: cosa vedere
Il Borgo dei Vergini, come abbiamo visto, vanta origini antichissime che risalgono all’epoca greca e romana. Potrai immergerti in un’atmosfera unica, ricca di storia e tradizione, passeggiando tra chiese barocche, palazzi nobiliari e vicoli pittoreschi.
Necropoli ellenistica di eapolis
Scendendo nelle profondità del Borgo dei Vergini, ti troverai di fronte alla Necropoli ellenistica di Neapolis, un sito archeologico di grande fascino che custodisce le tombe monumentali di epoca greca e romana.
Tra affreschi suggestivi e ipogei misteriosi, potrete rivivere la storia millenaria della città e scoprire i segreti delle sue antiche sepolture.
Questa zona a nord delle antiche mura della città era stata sepolta dalle alluvioni ma è stata recuperata e valorizzata dall’associazione culturale Celanapoli.
La necropoli è caratterizzata da monumenti intagliati nel banco tufaceo e da affreschi che testimoniano la cultura greca predominante nel IV secolo a.C.
Particolarmente suggestivo è l’Ipogeo dei Togati, con due figure togate scolpite in altorilievo nel banco tufaceo, di cui sono visibili gli arti inferiori.
Per prenotare una visita o richiedere informazioni, consulta questa pagina.
Acquedotto Augusteo del Serino
L’Acquedotto Augusteo del Serino è un’infrastruttura romana lunga 100 km, che parte dalle sorgenti e arriva fino alla Piscina Mirabilis a Miseno.
Recenti scavi nel Palazzo Peschici-Maresca hanno rivelato due tratti affiancati dell’antico acquedotto, con una interessante sequenza di pilastri e arcate in laterizio e tufo, un ritrovamento di eccezionale importanza archeologica.
L’Associazione VerginiSanità ha avviato un’intensa attività di studio e ricerca per valorizzare questi preziosi reperti e renderli accessibili al pubblico come parte del patrimonio culturale dell’area Vergini-Sanità.
Il gruppo di lavoro multidisciplinare sta collaborando con altre associazioni locali e specialisti del mondo scientifico, universitario e degli Ordini Professionali di Architetti e Ingegneri per sviluppare un programma di gestione articolato in fasi successive sotto la supervisione della Soprintendenza competente.
Per informazioni sulla visita all’Acquedotto Augusteo, contatta il numero 340 703 1630 o scrivi a associazioneverginisanita@gmail.com.
Complesso Monumentale Vincenziano
La Casa della Missione di San Vincenzo de’ Paoli è un complesso settecentesco situato nell’antica area sacra delle sepolture greco-romane del Borgo Vergini. Conosciuto anche come Casa/Chiesa della Missione o dei Vergini, questo complesso monumentale è la sede dei Padri Missionari Vincenziani.
Costruita nel 1669, grazie alle generose donazioni della nobiltà napoletana, ha potuto beneficiare delle competenze di maestranze e architetti illustri, tra cui Michelangelo Giustiniani e Luigi Vanvitelli.
La Cappella delle Reliquie, un capolavoro di architettura vanvitelliana, è stata aperta al pubblico per la prima volta il 25 settembre 2016. Durante l’inaugurazione, è stata esposta un’ampolla contenente il sangue di San Gennaro, il patrono di Napoli.
Le visite sono curate dall’Associazione Getta La Rete, contattabile ai numeri 347 6065947 – 346 0784370 o via email a associazione@gettalarete.it.
Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi e il Museo di Jago
La riapertura della Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi e l’inaugurazione del Museo di Jago rappresentano un avvenimento di grande rilevanza per il quartiere. Grazie agli sforzi di recupero della chiesa e alle straordinarie sculture dell’artista, un altro spazio prezioso è stato restituito alla comunità.
Costruita nel 1633 e ricostruita nel XVIII secolo a causa delle frequenti alluvioni, la Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi originariamente fungeva da monastero dedicato alla cura degli infermi nel quartiere. I Crociferi si distinsero per l’assistenza ai malati in tutta Napoli.
Il progetto di ricostruzione del 1760, realizzato da Bartolomeo e Luca Vecchione con la collaborazione di Luigi Vanvitelli, dotò la chiesa di una navata unica e quattro cappelle laterali, elevandola su una rampa di scalini in pietra lavica per proteggerla dalle alluvioni.
Importanti artisti come Francesco La Marra e Domenico Mondo contribuirono con opere ispirate ai prototipi di Luca Giordano.
Dopo quarant’anni di abbandono, la Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi è stata finalmente restaurata e ora accoglie le straordinarie opere di Jago nel suo Museo di Jago, arricchendo ulteriormente il patrimonio culturale e artistico di Napoli.
Chiesa di Santa Maria della Misericordia ai Vergini
La Chiesa di Santa Maria della Misericordia ai Vergini, conosciuta come Misericordiella, si trova all’angolo tra via Fuori Porta San Gennaro e via Misericordiella, vicino a Porta San Gennaro. Fa parte di un complesso che include l’ex ospedale e l’oratorio dell’Arciconfraternita di Santa Maria della Misericordia.
Originariamente costruita come ospizio per sacerdoti poveri nel 1532, la chiesa fu affidata a monache Benedettine nel 1540, che la ristrutturarono e adornarono. Nel 1565, l’arcivescovo Alfonso Carafa ordinò alle monache di ritirarsi all’interno delle mura cittadine. Dopo due alluvioni nel 1566 e 1569, la chiesa fu ricostruita nel 1585.
Nel XVIII secolo, la chiesa fu decorata da artisti come Domenico Antonio Vaccaro, ma subì gravi danni durante il terremoto del 1806 e la Seconda Guerra Mondiale, con restauri completati nel 1967.
Dopo decenni di chiusura, dal 2015 la chiesa è tornata all’Arciconfraternita e affidata all’associazione “SMMAVE – Centro per l’Arte Contemporanea”, che sta lavorando per il recupero e la valorizzazione del sito.
Per informazioni e visite alla Misericordiella, contatta il numero 366 3270911 o scrivi a info@smmave.it.
Palazzo dello Spagnolo e Palazzo Sanfelice
Nel cuore del Borgo vergini, si trovano due palazzi distinti ma complementari: Palazzo dello Spagnolo e Palazzo Sanfelice, celebri location di molti film ambientati a Napoli.
L’architetto Fernando Sanfelice, con il suo talento, ha sviluppato uno stile unico e riconoscibile, pienamente espresso nei due edifici simbolo del quartiere.
Palazzo dello Spagnolo, descritto dettagliatamente in questo articolo, con il suo scalone dalle “ali di falco” e il colore pastello, ha ispirato molte altre costruzioni dell’epoca e ha caratterizzato il periodo del barocco napoletano.
Palazzo Sanfelice, invece, con la sua scalinata aperta e la sua bellezza decadente, rimane molto più enigmatico. Il complesso è formato da due edifici, uno dei quali preesistente e integrato nel progetto. Entrambi gli ingressi presentano una decorazione identica, con due sirene che sostengono un’iscrizione.
I grandi archi lungo le scale sono inclinati, mentre quelli sui pianerottoli sono perpendicolari, creando un effetto visivo unico. Attraverso questo intricato sistema di scale e ballatoi è possibile scorgere il giardino retrostante.
Palazzo dello Spagnolo e Palazzo Sanfelice sono visibili solamente dall’esterno, nel rispetto della privacy e della tranquillità dei residenti.
Chiesa Santa Maria dei Vergini
La Chiesa di Santa Maria dei Vergini sorge su un terreno originariamente destinato a un ospedale fondato nel 1326 dai residenti del Borgo dei Vergini.
Successivamente, il complesso passò ai frati Crociferi di San Cleto e subì gravi danni durante la Seconda Guerra Mondiale. Nonostante ciò, è rimasto intatto il fonte battesimale dove Sant’Alfonso Maria de’ Liguori fu battezzato.
La chiesa riveste un significato spirituale profondo per i residenti del quartiere, essendo associata al ministero che Sant’Alfonso Maria de’ Liguori dedicò ai più bisognosi nella Napoli del Settecento.
A breve distanza dalla chiesa, al numero civico 109, si trova la casa natale del celebre attore Totò, dove visse fino all’età di 24 anni prima di trasferirsi a Roma. L’edificio è visibile solo dall’esterno, dove numerosi omaggi ricordano il grande Antonio De Curtis.
Chiesa di Santa Maria della Maddalena dei Cristallini
La Chiesa di Santa Maria della Maddalena, situata in via dei Cristallini, ti aspetta per un’esperienza unica grazie ai suoi affascinanti murales realizzati da grandi artisti e recentemente dipinta d’azzurro dai giovani del Rione.
Questo straordinario luogo di culto, arricchito da opere appositamente create per il suo rinnovato allestimento, ti invita a esplorare la sua bellezza gratuitamente, tutti i giorni dalle 10 alle 13.
La riapertura della Chiesa dei Cristallini, o Chiesa Azzurra, rappresenta una tappa fondamentale nel percorso attraverso il quartiere del Borgo Vergini, integrandosi perfettamente nelle iniziative promosse dal progetto “Luce al Rione Sanità”, avviato nel 2021 dalla Cooperativa La Paranza e altre associazioni locali.
Questo progetto include altre importanti strutture gestite dalla cooperativa, come le Catacombe di San Gennaro, quelle di San Gaudioso, il Cimitero delle Fontanelle e la Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi, oggi sede del Jago Museum.
Vicolo della Cultura: un museo a cielo aperto
Il Vicolo della Cultura, situato in via Montesilvano nel Borgo dei Vergini del Rione Sanità, è una strada caratteristica recentemente trasformata grazie all’iniziativa della Onlus Opportunity e della collaborazione con Caffè Toraldo. Questa comunità di giovani combatte la criminalità organizzata e ha rivitalizzato il vicolo con nuove luci e colori.
Ora, il vicolo è un piccolo museo a cielo aperto, vicino a beni confiscati alla camorra in operazioni che hanno smantellato le organizzazioni criminali a Napoli. Lungo il percorso, opere di street art celebrano icone napoletane come Totò, Pino Daniele, Sophia Loren, Massimo Troisi e Peppino De Filippo, osservando i visitatori dai murales e commemorando il glorioso passato della città.
Accanto alle opere d’arte, sono state installate piccole edicole culturali e una biblioteca itinerante, con libri di ogni genere donati anche da scrittori napoletani come Maurizio De Giovanni e Lorenzo Marone, accessibili gratuitamente ai lettori desiderosi di scoprire la bellezza della cultura.
Immaginare di leggere quei libri sui gradini degli antichi palazzi di questo quartiere trascurato ma ricco di storia è un’esperienza suggestiva. Il Vicolo della Cultura ora merita di essere inserito tra le mete imperdibili di Napoli.
Urban graffiti e street art
Oltre al Vicolo della Cultura, il Borgo dei Vergini ospita diverse opere di street art di artisti di fama internazionale.
Murales suggestivi e colorati decorano i muri del quartiere, regalando un tocco di modernità e vivacità a questo luogo ricco di storia e tradizione.
Dove e cosa mangiare al Borgo dei Vergini
Dopo aver esplorato le varie attrazioni di questa zona, non puoi perderti la pizza fritta di Isabella De Cham, un’esperienza culinaria unica nel suo genere.
Potrai gustare una deliziosa pizza fritta preparata secondo la tradizione napoletana, arricchita da un tocco personale e con opzioni vegane disponibili per soddisfare tutti i gusti.
Durante la tua visita al Borgo dei Vergini, un’altra delizia da non perdere è il famoso Fiocco di Neve della Pasticceria Poppella, un dolce squisito che conquisterà il tuo palato. Una volta assaggiato, diventerà un piacere irrinunciabile!
Se stai pianificando un tour nel Borgo dei Vergini alla Sanità, non dimenticare di includere queste tappe per goderti pienamente i piaceri gastronomici che questa zona ha da offrire!
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Borgo dei Vergini ti aspetta!
Visitare il Borgo dei Vergini a Napoli è un’esperienza che va oltre la semplice visita turistica. Questo quartiere affascinante è ricco di storia, arte e tradizioni che si mescolano in un connubio unico, capace di catturare l’attenzione e il cuore di chi lo visita.
Dalle antiche chiese barocche alle opere d’arte contemporanea, dalle prelibatezze gastronomiche locali alle iniziative culturali che rianimano gli spazi urbani, ogni angolo di questo quartiere racconta una parte importante della storia di Napoli.
Le recenti iniziative di riqualificazione e valorizzazione, come il progetto “Luce al Rione Sanità,” hanno contribuito a ridare vita a luoghi preziosi come la Chiesa di Santa Maria della Maddalena e la Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi con il Museo di Jago.
Questi sforzi non solo conservano il patrimonio culturale della città, ma lo rendono accessibile e vivo per tutti.
Che tu sia affascinato dalla storia millenaria, dalla ricchezza artistica o semplicemente dai sapori autentici della tradizione napoletana, il Borgo dei Vergini ti accoglie con le sue porte aperte.
È un luogo dove il passato si intreccia con il presente in un continuo dialogo, offrendoti un’esperienza indimenticabile che merita di essere vissuta e raccontata.