Castel Sant’Elmo e la Certosa di San Martino: orari e biglietti
Intro: Castel Sant’Elmo, sulla collina del Vomero, è il punto più panoramico di Napoli. Poco distante, la Certosa di San Martino con il suo chiostro e i giardini a terrazze. Scopriamo cosa vedere!
Il Castel Sant’Elmo è una fortezza militare, che sorge sulla collina del Vomero a Napoli e attualmente, avendo perso il sul scopo difensivo, è un punto panoramico, belvedere sulla città .
Facilmente raggiungibile con la Funicolare di Montesanto, ti basterà scendere alla fermata “Morghen”, a 5 minuti a piedi dal Castel Sant’Elmo e dalla Certosa di San Martino.
La funicolare circola tutti i giorni dalle 07:00 alle 22:00 e funziona con lo stesso sistema dei biglietti della metropolitana.
Di cosa parlo in questo articolo
Castel Sant’Elmo: cosa sapere
Da Castel Sant’Elmo si può ammirare Napoli dall’alto in modo unico e suggestivo, la città sarà ai tuoi piedi.
La fortezza si trova sulla sommità della collina del Vomero e offre una vista straordinaria che spazia dal centro alle isole di Capri, Ischia e Procida e dalla penisola sorrentina al Vesuvio.
La posizione elevata, il grande fossato e la forma esagonale a stella fanno di questo castello un’attrazione turistica unica nel suo genere.
La prima documentazione di Castel Sant’Elmo risale alla seconda metà del XIII secolo. Roberto d’Angiò incaricò l’architetto e scultore Tino di Camaino di iniziare i lavori della fortezza militare nel 1329.
Tra il 1537 e il 1547, il viceré Don Pedro de Toledo effettuò i lavori di ricostruzione, ottenendo il risultato di castello esagonale che conosciamo oggi. Un’esplosione nel 1587 distrusse gran parte della struttura e la ricostruzione fu opera dell’architetto Domenico Fontana.
Castel Sant’Elmo ebbe un ruolo fondamentale nella Rivoluzione Napoletana del 1799, quando un gruppo di intellettuali si impadronì della fortezza e proclamò la Repubblica Napoletana, ispirandosi alla Rivoluzione Francese.
Nel XIX secolo, la fortezza diventò una prigione, utilizzata prima dai Borboni, poi dalla Guardia Nazionale. Dopo i lavori di restauro, Castel Sant’Elmo divenne sede del Polo Museale della Campania, la rete museale della regione.
Cosa Vedere
Durante la visita al castello ti consiglio di ammirare:
- la suggestiva piazza d’Armi;
- la Grotta dell’Eremita;
- le carceri dei prigionieri;
- la Torre del Castellano;
- la piccola chiesa di Sant’Erasmo, costruita dall’architetto spagnolo Pietro Prati nel 1547 e rifatta dall’architetto Domenico Fontana.
Il castello è sede permanente del Museo Napoli Novecento 1910/1980, che raccoglie opere realizzate da artisti napoletani nel corso del XX secolo.
Orari e Biglietti
Gli orari di apertura sono tutti i giorni dalle 8:30 alle 19:30 con ultimo ingresso alle 18:30. Chiuso il martedì.
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Certosa di San Martino: cosa sapere
Nel 1325, poco distante da Castel Sant’Elmo, Carlo d’Angiò commissionò la realizzazione della Certosa di San Martino all’architetto senese Tino da Camaino.
Nel 1368, il complesso venne dedicato alla Vergine Maria, a San Martino e tutti i santi, ma è nel 1600, che l’architetto Cosimo Fanzago lo rende uno dei monumenti più significativi del barocco napoletano.
Il complesso monumentale fu danneggiato durante la Rivoluzione del 1799 e occupato dai francesi.
Nei primi anni del 1800, a causa della soppressione dei monasteri, furono confiscati alcuni beni e iniziò un periodo d’abbandono della Certosa. Quando la soppressione fu revocata nel 1804, i monaci poterono rientrare a San Martino e nel 1812 il monastero fu utilizzato dall’esercito per le vittime della guerra.
Nel 1831 l’esercito lasciò il monastero per i lavori di restauro e nel 1836 un piccolo gruppo di monaci vi si stabilì fino al 1866, quando fu trasformato in Museo Nazionale da Giuseppe Fiorelli e l’anno dopo venne riaperto al pubblico.
Il Monastero è proprio accanto a Castel Sant’Elmo e questi due edifici caratterizzano l’aspetto della collina del Vomero.
Oggi la Certosa di San Martino è un museo dove troverete numerosi dipinti e statue, carrozze e presepi, come il famoso Presepe Cuciniello. Al suo interno, è arricchita da opere d’arte realizzate da grandi artisti, quali Luca Giordano, Francesco Solimena, Guido Reni e Giuseppe Ribera.
Altri punti salienti sono i giardini a terrazze e il chiostro.
Orari e Biglietti
Gli orari di apertura sono dal giovedì al martedì dalle 8:30 alle 16:00. Chiuso il mercoledì.
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Come arrivare al Castel Sant’Elmo e alla Certosa di San Martino
Puoi raggiungere Castel Sant’Elmo e la Certosa di San Martino facendo una passeggiata attraverso l’elegante quartiere del Vomero, che puoi raggiungere facilmente grazie alla Funicolare di Montesanto.
Arrivato all’ingresso del castello, oltrepassa le torri di avvistamento, ammirando il fantastico panorama della città e del Golfo di Napoli, che ti lascerà senza fiato.
Nel Castello Sant’Elmo si svolgono regolarmente attività ed eventi culturali, che portano molta vivacità e brio in questo luogo di interesse turistico.
Consiglio: Abbina la visita al Castel Sant’Elmo con l’adiacente Monastero Certosa di San Martino.
Super Consiglio: sei sportivo e avventuroso? Puoi scendere la Pedamentina e raggiungere il centro città attraverso un sentiero con molti gradini, che ti condurrà fino ai Quartieri Spagnoli.
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Un modo interessante per scoprire un’altra parte di Napoli.
2 commenti
Annunziata
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Sara Daniele
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