Fenestella 'e Marechiare
Napoli

‘A fenestella ‘e Marechiare: tra realtà e leggenda

Intro: La magia della Fenestella ‘e Marechiare a Napoli, dove storia e leggenda si intrecciano e che ha ispirato una delle canzoni napoletane più celebri.

Napoli è una città ricca di storia, cultura e fascino. Ogni angolo di questa città sembra raccontare un aneddoto o una leggenda che si intreccia con la realtà.

Uno dei luoghi che meglio incarna questa magia è la famosa “fenestella ‘e Marechiare”, una semplice finestra che, grazie alla poesia e alla musica, è diventata uno dei simboli di Napoli nel mondo.

Marechiaro è un piccolo borgo situato nel quartiere Posillipo, dove il tempo sembra essersi fermato, e la bellezza del paesaggio si fonde con la quiete del mare.

Nonostante il nome faccia pensare alla trasparenza delle acque, Marechiaro deriva dal termine latino “mare planum”, che in napoletano divenne “mare chianu”, ovvero mare calmo.

Questo borgo offre una vista mozzafiato su Napoli, il Vesuvio e le isole circostanti, tra cui Capri, creando un’atmosfera di pura magia.

‘A Fenestella ‘e Marechiare tra poesia e storia

Finestrella di Marechiaro

La fenestella ‘e Marechiare è diventata celebre grazie a una delle più famose canzoni napoletane, “Marechiare”, scritta da Salvatore Di Giacomo.

La leggenda narra che il poeta, passeggiando per il borgo, notò una finestra adornata da un garofano e, ispirato da quella semplice scena, compose i versi della canzone.

In realtà, come spesso accade a Napoli, la storia è più complessa e affascinante. Di Giacomo scrisse i versi di “Marechiare” prima di visitare il borgo, immaginando l’esistenza di una finestra con un garofano e una ragazza di nome Carolina affacciata a guardare il mare.

Anni dopo, quando finalmente visitò Marechiaro, scoprì con stupore che quella finestra esisteva davvero, e apparteneva a una trattoria gestita da una cameriera chiamata, per pura coincidenza, Carolina.

Attualmente è il Ristorante ‘a Fenestella, un’incantevole location con una vista spettacolare, dove gustare un ottimo menù di pesce, ideale anche per eventi e cerimonie di ogni tipo.

Questa combinazione di fantasia e realtà è ciò che rende la fenestella ‘e Marechiare un luogo unico. Oggi, potrai vedere quella finestra, con un garofano sempre fresco sul davanzale, e leggere la lapide commemorativa che celebra la canzone e il suo autore.

La magia della musica: “Marechiare” nel mondo

Marechiaro Fenestella

“Marechiare” è diventata una delle canzoni napoletane più celebri al mondo, tradotta in diverse lingue, persino in latino. Il successo ha alimentato ulteriormente la leggenda della fenestella, trasformando un semplice angolo di Napoli in un simbolo universale dell’amore e della bellezza.

Il testo di “Marechiare” è un inno alla poesia della vita, alla bellezza semplice e pura che Napoli sa offrire. Ogni verso trasuda passione e amore per questa terra, rendendo omaggio a un luogo che, grazie alla musica, è diventato eterno:

Quanno spónta la luna a Marechiaro,
pure li pisce nce fanno a ll’ammore.
Se revòtano ll’onne de lu mare:
pe’ la priézza cágnano culore.
Quanno sponta la luna a Marechiaro.
A Marechiaro ce sta na fenesta:
la passiona mia ce tuzzuléa.
Nu garofano addora ‘int’a na testa,
passa ll’acqua pe’ sotto e murmuléa.
A Marechiaro ce sta na fenesta.
Chi dice ca li stelle só’ lucente,
nun sape st’uocchie ca tu tiene ‘nfronte!
Sti ddoje stelle li ssaccio i’ sulamente:
dint’a lu core ne tengo li ppónte. Chi dice ca li stelle só’ lucente?
Scétate, Carulí’, ca ll’aria è doce
quanno maje tantu tiempo aggi’ aspettato?
P’accumpagná li suone cu la voce,
stasera na chitarra aggio purtato.
Scétate, Carulí’, ca ll’aria è doce!

Carolina: una figura misteriosa

Chi era Carolina, la ragazza che ha ispirato i versi di Di Giacomo? La verità è che nessuno lo sa con certezza. Diverse teorie sono state proposte nel corso degli anni.

Alcuni sostengono che Carolina fosse Carolina Sommer, figlia del celebre fotografo Giorgio Sommer e moglie del compositore Mario Costa. Altri, invece, credono che fosse la moglie di Carmine Cotugno, il proprietario della trattoria di Marechiaro.

Qualunque sia la verità, la figura di Carolina è avvolta nel mistero, alimentando ancora di più il fascino di questa storia. Forse, proprio come la finestra di Marechiaro, Carolina esiste a metà tra realtà e leggenda, simbolo di un amore che trascende il tempo.

La fenestella ‘e Marechiare è molto più di una semplice finestra. È un simbolo dell’anima di Napoli, un luogo dove realtà e leggenda si intrecciano per creare una magia unica.

Visitare Marechiaro significa immergersi in un’atmosfera sospesa tra passato e presente, dove ogni pietra, ogni scorcio racconta una storia.

Marechiaro: rifugio delle promesse d’amore

Innamorarsi sotto la luna che sorge su Marechiaro è un’esperienza che solo Napoli può offrire. Con il suo panorama mozzafiato, la luce argentata della luna e il blu profondo del mare, è il luogo ideale per vivere momenti romantici indimenticabili.

Questo angolo di Posillipo rappresenta il rifugio perfetto per le promesse d’amore. Al centro di tutto, c’è la celebre Fenestella.

Ogni cosa, dalla luna alle stelle, sembra essere stata creata per incorniciare la storia d’amore di un poeta che una notte dedicò i suoi versi a una donna amata. In quel momento, chiunque può sentirsi parte di quella storia. Forse è proprio questo il segreto di Marechiaro.

Per me, napoletana di nascita e di cuore, la fenestella ‘e Marechiare rappresenta l’essenza della nostra città: un luogo dove la bellezza si trova nelle piccole cose, dove la poesia è scritta nelle strade e dove l’amore è l’elemento che lega tutto insieme.

Se non l’hai ancora fatto, ti consiglio di andare Marechiaro e lasciarti incantare dalla sua magia. Non dimenticare di cercare la fenestella e di fermarti un attimo a sognare, proprio come fece Di Giacomo tanti anni fa.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *