Mostre a Napoli da visitare assolutamente
Intro: Mostre a Napoli da non perdere: arte classica, contemporanea, installazioni immersive e site-specific in location uniche.
Napoli, città ricca di arte, storia e cultura, offre tantissime mostre che celebrano sia grandi maestri del passato che artisti contemporanei.
Se hai in programma una visita alla città o sei un appassionato d’arte, ecco una panoramica delle esposizioni più interessanti da visitare.
Per saperne di più sulle mostre a Napoli assolutamente da non perdere, non ti resta che proseguire la lettura!
Di cosa parlo in questo articolo
1. Artemisia Gentileschi – La Maddalena ritorna a Napoli
📍Chiostro Maiolicato di Santa Chiara | fino al 19 gennaio 2025
🎟️ ingresso: nessun supplemento al costo del biglietto previsto (prenota tour qui)
Cominciamo la rassegna di mostre a Napoli da visitare assolutamente con un evento di grandissimo rilievo: la mostra dedicata ad Artemisia Gentileschi, uno dei più grandi nomi del Barocco italiano.
Al Complesso Monumentale di Santa Chiara, fino a gennaio 2025, puoi ammirare la “Maddalena Sursock”. Questa straordinaria opera, dipinta proprio a Napoli tra il 1630 e il 1635, è tornata nella città partenopea dopo essere stata restaurata.
Il dipinto, gravemente danneggiato nell’esplosione di Beirut del 2020, è ora esposto nel suggestivo Chiostro Maiolicato e offre un’occasione unica per immergersi nel Barocco napoletano.
2. Andy Warhol – Triple Elvis
📍Gallerie d’Italia | fino al 16 febbraio 2025
🎟️ ingresso: Intero 7€ – Ridotto 4 € Over 65 – Gratuito Under 18
Alle Gallerie d’Italia di Napoli, fino al 16 febbraio 2025, sarà possibile visitare la mostra “Andy Warhol. Triple Elvis”, curata da Luca Massimo Barbero.
Questo evento si concentra su alcuni cicli fondamentali dell’opera di Andy Warhol, con un particolare focus sull’iconica serie “Triple Elvis” del 1963, in cui Warhol iniziò ad esplorare il concetto di ripetizione delle immagini. La serie è legata alla celebre mostra degli “Elvis Paintings” presso la Ferus Gallery di Los Angeles, che segnò un punto di svolta nella carriera dell’artista.
La mostra, che si presenta come un “dossier espositivo”, offre una rara opportunità di vedere insieme tre importanti cicli grafici dell’artista: Marilyn, Mao Tse-Tung e Electric Chairs, provenienti dalla prestigiosa Collezione Luigi e Peppino Agrati.
Questa collezione, frutto di un’attenta selezione d’arte contemporanea tra gli anni Sessanta e Ottanta, è stata resa disponibile al pubblico grazie al lascito del Cavalier Luigi Agrati a Intesa Sanpaolo.
L’esposizione esplora l’evoluzione artistica di Warhol e la sua capacità di anticipare i tempi, inserendo nelle sue opere icone che sarebbero diventate parte integrante della cultura popolare globale.
3. The World of Banksy – The Immersive Experience
📍Arena Flegrea, Fuorigrotta | fino al 1 maggio 2025
🎟️ ingresso: Intero 16,50€ – Ridotto 8€ da 6 a 12 anni
Le mostre itineranti di “The World of Banksy” hanno conquistato migliaia di visitatori in oltre dieci paesi, e finalmente fanno tappa anche a Napoli. Questa esposizione, ospitata all’Arena Flegrea Indoor presso la Mostra d’Oltremare di Fuorigrotta, debutta nella città partenopea dopo aver registrato un enorme successo nelle principali gallerie d’arte d’Europa.
L’esibizione raccoglie e presenta molte delle enigmatiche opere di Banksy, uno degli artisti più provocatori e influenti della scena contemporanea, famoso per i suoi messaggi su temi come guerra, capitalismo e povertà.
Un’esposizione che permette di esplorare il messaggio sociale di Banksy in un formato immersivo, e copre alcuni dei temi centrali del suo lavoro, come consumismo e ipocrisia, attraverso installazioni e riproduzioni dei suoi murales più celebri.
Un tratto distintivo della mostra è la sua dichiarazione di essere “100% non autorizzata”, in linea con lo spirito anarchico dell’artista, che si è sempre opposto alle logiche del copyright e del mercato dell’arte tradizionale. Anche se Banksy non ha avuto alcun coinvolgimento diretto nell’organizzazione, la mostra rispetta la sua filosofia, mantenendo vivo il dibattito sui temi trattati nelle sue opere.
La location, l’Arena Flegrea Indoor, è uno spazio espositivo all’avanguardia, recentemente adattato per ospitare eventi di grande rilievo culturale. Con i suoi 4000 metri quadrati, offre un ambiente moderno e ben attrezzato, situato strategicamente vicino alla metropolitana, a soli 20 minuti a piedi dalla stazione Cavalleggeri Aosta, rendendolo facilmente accessibile.
4. Oltre Caravaggio – Un nuovo racconto della pittura a Napoli
📍Museo e Real Bosco di Capodimonte | fino al 31 dicembre 2024
🎟️ ingresso: acquista biglietto del museo + tour guidato in questa pagina
La mostra “Oltre Caravaggio. Un nuovo racconto della pittura a Napoli“, inaugurata nel marzo 2022 al Museo e Real Bosco di Capodimonte, è curata da Stefano Causa e Patrizia Piscitello e si estende su ben 24 sale al secondo piano del museo.
L’esposizione riunisce circa 200 opere, tutte provenienti dalle collezioni permanenti di Capodimonte, senza prestiti esterni, con l’intento di proporre una nuova interpretazione della pittura del Seicento napoletano. Questa mostra, realizzata in collaborazione con le associazioni Amici di Capodimonte Ets e American Friends of Capodimonte, vuole offrire un’alternativa alla visione tradizionale che ha reso il Seicento “il secolo di Caravaggio”.
Negli ultimi decenni, la pittura napoletana del Seicento è stata a lungo interpretata seguendo gli studi del celebre storico dell’arte Roberto Longhi, che attribuiva a Caravaggio e al suo naturalismo il ruolo centrale nella scena artistica napoletana. Tuttavia, i curatori Causa e Piscitello propongono di andare oltre questa lettura, ponendo al centro della scena artistica un altro grande protagonista del Seicento napoletano: lo spagnolo Jusepe de Ribera, arrivato in città nel 1616, sei anni dopo la morte di Caravaggio.
La mostra si concentra sul complesso panorama artistico del tempo, mettendo in luce l’importanza degli scambi tra Napoli e altri centri culturali europei. Ribera, noto per le sue opere sacre, mitologiche e nature morte, diventa il punto focale di un periodo ricco di influenze straniere. Al fianco di Ribera, infatti, sono presentati artisti di grande rilievo come i lombardi Caravaggio e Giovanni Lanfranco, gli emiliani Domenichino e Guido Reni, e il romano Artemisia Gentileschi.
La mostra si propone di far emergere questa stratificazione culturale e artistica.
5. Lo Chan Peng – The light of innocence
📍Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo | fino al 7 gennaio 2025
🎟️ ingresso: gratuito
Se sei interessato all’arte contemporanea e internazionale, non perdere la mostra dell’associazione Gaudium Space, che presenta l’installazione dell’opera “The Light of Innocence” dell’artista Lo Chan Peng nella chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, situata in Via San Biagio dei Librai.
Questa creazione, pensata appositamente per dialogare con il contesto ecclesiastico, in collaborazione con l’associazione culturale #RespiriamoArte è curata da Giuseppe Melè e Chiara Cesari ed è un evento site-specific che intende fondere arte contemporanea e spiritualità.
Lo Chan Peng, noto per la sua profonda ricerca artistica, reinterpreta in chiave moderna temi come speranza, introspezione e raccoglimento, associandoli alla giovinezza. Con questa installazione, l’artista invita a riflettere sul valore della fede come arricchimento personale e interpersonale, creando un momento di intensa riflessione soggettiva e collettiva.
6. Cutting Clouds – Tagliando le Nuvole
📍 Museo Madre | fino al 7 gennaio 2025
🎟️ ingresso: gratuito
Un’altra mostra di grande impatto visivo al Museo Madre è “Cutting Clouds | Tagliando le Nuvole”, aperta fino a gennaio 2025.
La mostra esplora il tema dell’effimero e dell’impermanente attraverso una serie di azioni ed eventi. Il titolo trae ispirazione dall’opera “Cloud Scissors” di George Brecht, concepita nei primi anni ’60, in cui semplici cartoncini con indicazioni su luoghi e tempi fungono da istruzioni per happening casuali. Questo concetto di indeterminatezza e gioco diventa il filo conduttore della mostra, in cui gli strumenti ereditati da Brecht stimolano un’esperienza immaginativa e creativa.
L’esibizione si sviluppa negli spazi liminali del museo, dove ogni intervento artistico riflette l’idea di incompiutezza e di potenzialità attraverso vari media. Proprio come le nuvole, le opere si trasformano continuamente, dando spazio a improvvisazione, casualità e sperimentazione. “Cutting Clouds” diventa così un invito a spostare i confini della creatività, apprezzando l’indeterminato e il mutevole.
Napoli si conferma una città vivace e ricca di offerte culturali, soprattutto per chi ama l’arte in tutte le sue forme. Non ti resta che scegliere la mostra che più ti ispira e lasciarti affascinare dalla bellezza e dalla creatività che questa città ha da offrire.
Buona visita!