Borgo Vergini: Palazzo dello Spagnolo
Napoli

Palazzo dello Spagnolo: un gioiello del Barocco napoletano

Intro: Il Palazzo dello Spagnolo è un tuffo nel passato tra eleganza e maestosità. Scopriamo questo tesoro: la storia, gli orari e come arrivare!

Il Palazzo dello Spagnolo è un gioiello del Barocco napoletano, custodito nel cuore di Napoli, nel Rione Sanità in Via Vergini 19.

Noto anche come Palazzo dello Spagnuolo, è un edificio monumentale di Napoli che risale al 1738.

Commissionato dal marchese di Poppano Nicola Moscati, il palazzo si distingue per la sua monumentale scala a doppia rampa, conosciuta come “ali di falco” per la sua particolare forma a ventaglio.

La scala era originariamente concepita come luogo di incontro per la vita sociale, ma oggi rappresenta un’opera d’arte, decorata con stucchi e affreschi.

L’architetto Ferdinando Sanfelice progettò l’edificio, mentre l’ingegnere Francesco Attanasio e lo stuccatore Aniello Prezioso realizzarono gli stucchi in stile rococò.

Nel corso della sua storia, il Palazzo dello Spagnolo ha ospitato numerose personalità di spicco, tra cui nobili e personaggi importanti della storia napoletana.

Oggi, il palazzo è aperto al pubblico e rappresenta una delle principali attrazioni turistiche di Napoli, grazie alla bellezza e all’importanza storica dell’edificio.

La sua visita permette di immergersi nella storia e nell’arte dell’architettura barocca napoletana, ammirando la maestosità della scala a doppia rampa.

Scopriamo insieme come arrivare al Palazzo dello Spagnolo, la sua storia e perché è chiamato così.

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Come arrivare al Palazzo dello Spagnolo

Il Palazzo dello Spagnolo si trova nel centro storico di Napoli, precisamente in Via Vergini 19, una strada che collega il quartiere San Lorenzo al Rione Sanità.

È possibile arrivarci con i mezzi pubblici, utilizzando la linea 1 della metropolitana e scendendo alla fermata Museo, oppure con gli autobus che fermano nelle vicinanze.

Io consiglio di arrivare al Palazzo a piedi dal centro storico, facendo una piacevole passeggiata tra le caratteristiche stradine della città.

Peppe Guida, CC BY-SA 4.0 https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0, via Wikimedia Commons

Palazzo dello Spagnolo: storia

La storia del Palazzo dello Spagnolo è incredibile, non solo perché rappresenta un esempio esemplare dell’architettura barocca napoletana, ma anche per il suo utilizzo nel corso del tempo.

Nel XVIII secolo, il palazzo era un punto strategico per Carlo III di Borbone, che vi si fermava per scendere dai cavalli e prendere i buoi, gli unici animali in grado di percorrere la ripida Via Vergini e portarlo fino a Capodimonte.

Successivamente, nel 1700, il palazzo fu acquistato da un nobile spagnolo di nome Tommaso Atienza: ecco perché si chiama “Palazzo dello Spagnolo”.

Atienza commissionò l’espansione del palazzo con la costruzione dell’ultimo piano e gli affreschi del piano nobile, persi a causa di restauri maldestri.

Dopo aver accumulato debiti per l’abbellimento del palazzo, Atienza fu costretto a venderlo, e nel 1850 il palazzo passò alla famiglia Costa.

Come molti palazzi nobiliari storici di Napoli, il Palazzo dello Spagnolo passò attraverso diversi proprietari.

Solo due appartamenti all’ultimo piano sono stati acquisiti dalla Regione Campania e sono attualmente oggetto di lavori di restauro.

Cosa vedere: orari

Ti consiglio di inserire il Palazzo dello Spagnolo come luogo di interesse del tuo itinerario in città, perché è uno dei migliori esempi di architettura civile in stile barocco napoletano che tu possa vedere.

Purtroppo, il palazzo non è visitabile all’interno, ma puoi ammirare la magnificenza della scala principale a doppia rampa e le decorazioni sulle porte d’ingresso degli appartamenti dal cortile.

Vedrai i medaglioni con i ritratti a busto della famiglia che abitava quelle case. Questo ti permetterà di fare un tuffo nel passato, lontano dal caos della città.

Il cortile d’ingresso è aperto di giorno e non ci sono orari prestabiliti per visitarlo. Tuttavia, è importante rispettare il silenzio e la privacy dei residenti.

Questo splendido edificio è stato utilizzato come set cinematografico in molti film ambientati a Napoli, tra cui, per citarne alcuni:

  • Il Giudizio universale di Vittorio De Sica;
  • Piedone lo sbirro di Steno;
  • La pelle di Liliana Cavani;
  • Mi manda Picone di Nanni Loy;
  • l’episodio “Il fantasma di via Sanità” di Pacco, doppio pacco e contropaccotto;
  • Passione di John Turturro;
  • Così parlò Bellavista di Luciano de Crescenzo.

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