Street art a Napoli: Banksy, Jorit e tanti altri
Intro: Quando si parla di street art a Napoli i primi nomi che vengono in mente sono Banksy e Jorit, ma non sono gli unici. Seguimi in questo itinerario!
La città di Napoli è un dedalo di strade e vicoletti costellati di originali opere di street art, come graffiti, murales e stencil, realizzati da artisti di fama internazionale.
Non solo Banksy, con la sua famosa “Madonna con la Pistola” e il San Gennaro di Jorit, ma anche tanti altri capolavori, che si estendono dal centro storico fino al Vomero, da Ponticelli alla zona Ospedaliera, ad opera di artisti, come Roxy in the box, Ciop&Kaf, Bosoletti e Exit Enter.
Grazie a questa arte, la città riesce ad acquisire una nuova attrattiva turistica, che fa riferimento a tematiche sociali, politiche, storiche, ma anche artistiche e religiose.
Ogni giorno in ogni angolo può spuntare un nuovo graffito ad arricchire la street art a Napoli, vi basterà passeggiare e guardarvi intorno.
TOUR DELLA STREET ART A NAPOLI
📌 Fossi in voi prenoterei un tour della street art a Napoli, cliccando qui, così da non perdermi i murales migliori.
Per pianificare la visita da soli, in questo articolo, troverete alcune tappe per organizzare un itinerario a piedi della Street Art a Napoli.
Considerate che alcune opere che citerò non sono vicine al centro, quindi dovrete verificare anche a come raggiungere i vari luoghi di interesse.
Di cosa parlo in questo articolo
- Banksy: Madonna con la Pistola
- San Gennaro di Jorit
- Maradona nei Quartieri Spagnoli
- Cyop&Kaf: la street art a Napoli
- Roxy in the Box: San Gennaro e Caravaggio
- Leticia Mandragora: Eleonora Pimentel Fonseca
- BLU e il murale a Materdei
- NAF-Mk: Enzo Avitabile ai Colli Aminei
- Zilda: Donna con bambino
- Orticanoodle: Giancarlo Siani
- Mono Gonzales e Tono Cruz: street art a Napoli
- TvBoy: Totò e Pino Daniele
Banksy: Madonna con la Pistola
Ho dedicato un articolo all’unica opera di Banksy a Napoli, “La Madonna con la pistola”, l’unica documentata in Italia fino a quando comparve un’altra sua opera a Venezia nel 2019.
L’opera si trova in Piazza dei Girolamini e rappresenta in modo significativo il legame tra criminalità e religione a Napoli: la Madonna ha una pistola invece dell’aureola.
Attualmente è protetta in una teca con lastra in vetro, affiancata ad un’edicola votiva con la Vergine e il Bambino.
Banksy aveva anche realizzato, sempre a Napoli, uno stencil in Via Benedetto Croce.
Raffigurava una reinterpretazione dell’estasi della beata Ludovica Albertoni del Bernini con in mano Coca-Cola, patatine e un panino del famoso brand, McDonald’s, simbolo del consumismo.
Venne cancellata nel maggio del 2010 da un writer, pare fosse un certo Hes.
San Gennaro di Jorit
Il famosissimo ritratto del San Gennaro di Jorit, alto 15 metri, si trova su un palazzo di Forcella affacciato su Via Duomo.
Jorit ha per caratteristica artistica quella di ispirarsi alle persone che lo circondano per donare umanità alle sue opere.
In questo caso, il volto scelto per San Gennaro è quello di un operaio, amico dell’artista.
La profondità dello sguardo potrebbe farlo sembrare un dipinto, in realtà quest’opera di street art è stata realizzata con lo spray.
Moltissimi altri suoi murales sono tra le strade della città e anche in provincia, come:
- il trittico di Eduardo De Filippo sulle porte del Teatro San Ferdinando;
- Martin Luther King e George Floyd a Barra;
- Kobe Bryant in via dell’Erba all’Arenella, Vomero;
- il murales più alto al mondo che raffigura 5 campioni sportivi al Centro Direzionale;
- Maradona a Quarto e un altro a San Giovanni al Teduccio;
- Nino d’Angelo a San Pietro a Patierno;
- Sibilla Cumana nel centro storico di Bacoli, ai Campi Flegrei;
- Pasolini a Scampia;
- Che Guevara a San Giovanni al Teduccio;
- Massimo Troisi a San Giorgio a Cremano;
- Dottor Cardarelli sulle mura dell’omonimo ospedale;
- Dostoevskij sui muri dell’Istituto superiore Augusto Righi a Fuorigrotta.
Maradona nei Quartieri Spagnoli
Nei Quartieri Spagnoli, in via Emanuele de Feo 60, troverete il “murales di Maradona“, meta di turisti e tifosi da tutto il mondo.
Questo graffito fu realizzato nei Quartieri Spagnoli nel 1990, in occasione del secondo scudetto del Napoli.
Restaurato nel 2016, grazie alla collaborazione dei cittadini della zona, quando fu anche ritrovato e ricollocato il brillante di Swarovski dell’orecchino.
Maradona è raffigurato con la sua preziosissima maglia numero 10 con la scritta Mars, sponsor dell’epoca.
Vi segnalo che proprio accanto c’è il suggestivo murales della dea Iside di Francisco Bosoletti, che raffigura la Pudicizia di Corradini nella Cappella Sansevero.
La particolarità è la tecnica usata che permette di apprezzare al meglio l’opera se usate un’app con filtro positivo/negativo.
Cyop&Kaf: la street art a Napoli
Sempre nei Quartieri Spagnoli, sono presenti i graffiti di Cyop&Kaf, su muretti, palazzi, balconi, saracinesche: sono circa 223, realizzati in 3 anni, nell’ambito del progetto Quore Spinato.
Due artisti unici nel loro genere, che nelle loro opere raffigurano personaggi surreali e inquietanti.
L’obiettivo che si erano prefissati era di riqualificare il quartiere raccontando la storia degli abitanti, attraverso la loro street art.
Nei quartieri, in via Tre Regine, vi segnalo anche il murales dedicato a Luciano De Crescenzo, realizzato da Michele Quercia e Francesca Avolio.
Roxy in the Box: San Gennaro e Caravaggio
L’opera “Mission Impossible” della street artist napoletana Roxy in the Box si trova in Piazza Cardinale Sisto Riario Sforza.
Il murale raffigura San Gennaro e Caravaggio, che trascorse gli ultimi anni della sua vita a Napoli, come ti ho raccontato in questo articolo.
Caravaggio è rappresentato mentre legge il New York Times con un articolo in prima pagina “Naples in the world”, mentre San Gennaro legge il Sole 24 ore, con titolo “Fate presto lavoro per tutti Turismo Cultura”.
Caravaggio ha un piede poggiato su un pallone Super Santos, gioco preferito dei bambini nei vicoli dei quartieri di Napoli.
Leticia Mandragora: Eleonora Pimentel Fonseca
Sulla facciata dell’ex mercatino di Sant’Anna di Palazzo, la street artist italo – spagnola Leticia Mandragora ha realizzato uno stupendo murales dedicato a Eleonora Pimentel Fonseca.
Un omaggio alla nobildonna di origine portoghese, eroina della rivoluzione napoletana del 1799, vissuta nei Quartieri Spagnoli.
Di Leticia Mandragora è anche lo splendido murales di Sofia Loren a via Quarantola a Gragnano.
BLU e il murale a Materdei
L’artista BLU, tra i più importanti street artist al mondo, ha realizzato una delle più drammatiche opere in città, poiché è stata inserita in un contesto particolare: la facciata dell’ex OPG Occupato (ex Ospedale Psichiatrico Giudiziario) a Materdei.
BLU ha ideato un personaggio verde dalla bocca aperta e gli occhi bianchi che esprime il senso di angoscia, provocato dalla bocca spalancata proprio in corrispondenza di una finestra aperta.
NAF-Mk: Enzo Avitabile ai Colli Aminei
Sul muro all’esterno della stazione Colli Aminei della linea 1 della metropolitana di Napoli, precisamente in Via Saverio Gatto, capeggia il murales dedicato a Enzo Avitabile, noto musicista, realizzato da Domenico Tirino e Caterina Ceccarelli, in arte NAF-Mk.
Gli artisti sono tra i promotori dell’associazione In Wall We Trust che, annualmente, organizza il festival dedicato alla street art ad Airola.
I due street artist hanno dichiarato: “Enzo è il simbolo della Napoli positiva, nelle sue canzoni ha sempre lanciato messaggi positivi. Lo consideriamo un ambasciatore di Napoli nel mondo sia per la musica che per il messaggio”.
Zilda: Donna con bambino
Zilda è uno street artist francese molto attivo a Napoli e le sue opere, ispirate all’arte Rinascimentale, si trovano in vari punti della città.
La tecnica usata è molto particolare: disegna su carta, dipinge e incolla i poster nei luoghi precedentemente scelti.
Una delle opere di street art più famose è la Donna con bambino in vico Santa Maria dell’Aiuto.
Tuttavia impossibile non citare anche un angelo ed una donna nell’ex Carcere Filangieri, un angelo in vico San Giovanni in Porta e il murales “Vento pesa quanto le catene” di Zilda nella spettacolare architettura di Palazzo Sanfelice.
Orticanoodle: Giancarlo Siani
In via Romaniello, sul un muro di fronte alla vecchia casa in cui viveva il giornalista Giancarlo Siani, gli street artists Orticanoodles hanno realizzato un murale a lui dedicato.
Un omaggio al giornalista ucciso dalla camorra con un’opera lunga 38 metri, con decine di citazioni di grandi personalità.
Un’opera emozionante e toccante realizzata nei toni del verde e giallo per ricordare la Mehari, auto storica di Siani, e nero, i caratteri della stampa.
Mono Gonzales e Tono Cruz: street art a Napoli
In via Mezzocannone, sulla facciata del centro sociale Mezzocannone Occupato, si trova il murale di Fidel Castro, omaggio al valore della Resistenza, realizzato da Mono Gonzales e Tono Cruz.
L’opera è stata conclusa il giorno dei funerali del leader e il viso di Fidel Castro è rappresentato due volte, mentre osserva due direzioni diverse.
I due muralisti Alejandro González, in arte Mono, e Antonio Manuel Cruz, in arte Tono, sono artisti impegnato nel rappresentare ingiustizie sociali.
Hanno collaborato anche con la fotografa Giuliana Conte per la rivalutazione della Chiesa di Santa Maria Maddalena ai Cristallini nel rione Sanità.
Le pareti della chiesa sono state dipinte con la riproduzione fedele dei ritratti di alcuni abitanti, ma il lavoro non è terminato e torneranno quando saranno finiti i lavori di ristrutturazione.
Nel Rione Sanità sono stati dipinti da Tono Cruz anche i murales Luce e Totò, mentre opera di Mono è il murale in vico Maresca.
Entrambi hanno realizzato in collaborazione anche il murale sulla facciata e sul campanile della chiesa di Maria Santissima del Carmine alle Fontanelle.
TvBoy: Totò e Pino Daniele
TvBoy si ispira ai riferimenti popolari napoletani e tra i vicoli si possono ammirare Totò con sigaretta in bocca, Pino Daniele versione santo in Via Tribunali.
C’era anche Diego Armando Maradona con aureola vestito da francescano a San Biagio dei Librai, ma ora non c’è più.
Molto bello, a Pompei, il murale di Papa Francesco con un cartello con un cuore dai colori arcobaleno e la scritta “Love wins, stop homophobia!” nei pressi del Santuario della Beata Vergine del Rosario.
Con questo termino il viaggio nella street art a Napoli, sperando di averti incuriosito.
NOTATE BENE: Stupefacenti opere di street art si trovano anche in periferia, come il Parco dei Murales a Ponticelli.
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